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Fisco e Sport

Detraibilità Spese Sportive

I genitori possono portare in detrazione fiscale le spese sportive sostenute per i figli, relative a corsi inerenti la pratica di una disciplina sportiva o iscrizioni in palestra. Prima di scendere nel dettaglio e vedere punto per punto chi può richiedere la detrazione delle spese sportive ricordiamo che l’agevolazione è ammessa soltanto per le spese di iscrizione in palestra dei figli e che, al contrario, la detrazione non è prevista per le spese sportive degli adulti.

Sempre in riferimento ai figli, inoltre, sarà possibile beneficiare dell’agevolazione soltanto entro determinati limiti di età e di importo.

La possibilità di beneficiare della detrazione fiscale delle spese sportive è ammessa esclusivamente qualora l’importo sia stato sostenuto per l’iscrizione a corsi o in palestra per ragazzi e ragazze di età compresa tra i 5 e i 18 anni.

L’età è uno dei requisiti necessari per poter scaricare la spesa in dichiarazione dei redditi: per i bambini di età inferiore oppure per i ragazzi maggiorenni e gli adulti la detrazione non è riconosciuta.

Inoltre il bambino dovrà risultare a carico del contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi: figli naturali, adottati o affidati, fratelli o sorelle e nipoti purché conviventi con il soggetto dichiarante.

La detrazione che può essere richiesta è pari al 19% della spesa sostenuta entro il limite di 210 euro di spesa, limite che tuttavia dovrà essere calcolato per ciascuno dei figli o familiari a carico per il quale sono state sostenute le spese.

In pratica, il risparmio fiscale massimo conseguibile è pari a circa 40 euro per ciascun soggetto di età compresa tra i 5 e i 18 anni per il quale sono state sostenute le spese sportive.

Detrazione spese sportive 2018: elenco corsi detraibili
La possibilità di beneficiare della detrazione al 19% delle spese sportive è riconosciuta per le attività, corsi e iscrizioni presso strutture sportive rientranti nel decreto Ministeriale del 28 marzo 2007, cioè:

A) attività sportiva svolta presso associazioni sportive, ossia società e associazioni sportive dilettantistiche che nella propria denominazione sociale presentano la specifica denominazione di ASD;

B) attività sportiva eseguita presso palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica dilettantistica. Rientrano in questa accezione anche le attività svolte presso gli impianti, comunque organizzati, destinati all’esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica, compresi gli impianti polisportivi gestiti, anche in forma diversa dalle associazioni sportive, per cui gestiti in forma sia pubblica o privata sia in forma di impresa individuale o di società.
Il soggetto che può detrarre la spesa sostenuta l’intestatario della fattura e della ricevuta; se invece questa è intestata al minore, la detrazione della spesa sportiva potrà essere richiesta da tutti e due i genitori.

Ai fini della detrazione ed in caso di controlli documentali da parte dell’Agenzia delle Entrate, bisognerà aver cura di conservare bollettini, fatture, ricevute o quietanze di pagamento nelle quali dovranno essere indicati i seguenti dati:

A) ditta, denominazione o ragione sociale e la sede legale, o, se persona fisica, il nome cognome e la residenza, codice fiscale del soggetto che ha reso la prestazione;

B) causale del pagamento;

C) attività sportiva esercitata;

D) importo pagato;

E) dati anagrafici di chi pratica l’attività sportiva e il codice fiscale di chi effettua il pagamento.

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